Mt 10,7-15
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».
Parola del Signore
_______________________
Gesù ha scelto i suoi più stretti collaboratori, li istruisce e li invia. Consegna nelle loro mani gesti di vita: “Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni”. E’ un dono che gli apostoli devono regalare strada facendo. Lo stile del loro andare è quello della leggerezza e della povertà, che non permette di accumulare, ma ricerca accoglienza, casa a cui portare pace. Lo stesso stile lo vediamo, giorno dopo giorno, attuarsi nella vita di Papa Francesco, che cerca, in umiltà di riproporre al mondo intero lo stesso Gesù, il suo Vangelo. E noi?
Come san Barnaba. Signore aiutaci a camminare con gioia sulla stessa via, ad essere cioè persone di benevolenza, di disponibilità, di incoraggiamento per quelli che avviciniamo.
La voce di S. Francesco d’Assisi
Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:
dove è odio, fa’ ch’io porti amore,
dove è offesa, ch’io porti il perdono,
dove è discordia, ch’io porti la fede,
dove è l’errore, ch’io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch’io porti la speranza.
Dove è tristezza, ch’io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch’io porti la luce.
Oh! Maestro, fa’ che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poiché: Sì è: Dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati;
morendo che si risuscita a Vita Eterna.
Amen.
Sr Graziella Curti (Casa di preghiera San Biagio)
Vangelo del giorno meditato
8 Luglio 2020«Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele»
Vangelo del giorno meditato
10 Luglio 2020«Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.»
Vangelo del giorno meditato
«Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.»
Mt 10,7-15
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».
Parola del Signore
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Gesù ha scelto i suoi più stretti collaboratori, li istruisce e li invia. Consegna nelle loro mani gesti di vita: “Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni”. E’ un dono che gli apostoli devono regalare strada facendo. Lo stile del loro andare è quello della leggerezza e della povertà, che non permette di accumulare, ma ricerca accoglienza, casa a cui portare pace. Lo stesso stile lo vediamo, giorno dopo giorno, attuarsi nella vita di Papa Francesco, che cerca, in umiltà di riproporre al mondo intero lo stesso Gesù, il suo Vangelo. E noi?
Come san Barnaba. Signore aiutaci a camminare con gioia sulla stessa via, ad essere cioè persone di benevolenza, di disponibilità, di incoraggiamento per quelli che avviciniamo.
La voce di S. Francesco d’Assisi
Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:
dove è odio, fa’ ch’io porti amore,
dove è offesa, ch’io porti il perdono,
dove è discordia, ch’io porti la fede,
dove è l’errore, ch’io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch’io porti la speranza.
Dove è tristezza, ch’io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch’io porti la luce.
Oh! Maestro, fa’ che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poiché: Sì è: Dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati;
morendo che si risuscita a Vita Eterna.
Amen.
Sr Graziella Curti (Casa di preghiera San Biagio)
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