Vangelo del giorno meditato
«Dio non vuole che i piccoli si perdano»
12 Dicembre 2017
Liturgia delle ore: Ufficio delle letture
13 Dicembre 2017

Rosario in preparazione al Natale

1° Mistero: L’annuncio dell’angelo Gabriele a Maria

Una mamma interpreta i pensieri di Maria…

“Mi arrendo,Signore, al tuo volere…non ti capisco, sai, ma ho nel cuore una strana gioia. L’angelo mi ha chiesto di non aver paura e io praticamente dovrei averne tanta…ora non ho tempo di pensare alla paura. Ho giusto qualche attimo per preparare la mia vita ad accogliere un figlio. In fondo l’ho già accolto,mi sembra di sentire il peso fisico di un esserino che prende dimora nella mia pancia. Sarò madre,avrò spesso fame…non potrò correre con le brocche dell’acqua sulle spalle…avrò i piedi gonfi e non riuscirò a vedere l’alba arrampicata sull’albero dietro casa.
Ma non posso rifiutarti,bambino. Non posso respingerti…stai crescendo in me dalla parola di un angelo di Dio.
E nel tuo nome, d’ora in poi,molti mi chiameranno Maria, donna accogliente.”

(dagli scritti di don Tonino Bello)

Santa Maria, donna accogliente,
aiutaci ad accogliere la Parola
nell’intimo del cuore, a capire,
cioè, le irruzioni di Dio nella nostra vita.
Egli non bussa alla porta per intimarci lo sfratto,
ma per riempire di luce la nostra solitudine…
E una volta che l’avremo accolto nel cuore,
anche il nostro corpo brillerà
della sua luce.
Santa Maria che prima di essere incoronata regina del cielo,
hai ingoiato la polvere della nostra terra,
insegnaci a considerare la vita quotidiana
come il cantiere dove si costruisce la salvezza,
Come il luogo dove, passo dopo passo,
il Padre attrezza anche noi, come Gesù, del dono dello Spirito
per rispondere alla nostra vocazione e missione.
Santa Maria, Madre di Dio
cammina con noi.
Amen

 

2° Mistero: La visita di Maria alla cugina Elisabetta

Una mamma interpreta i pensieri di Maria…mentre viaggia “in fretta” e raggiunge Elisabetta.
“Sono sicura che Elisabetta ha bisogno di me…la conosco, si sentirà sola e avrà paura di esprimere la felicità per questo figlio: non ha l’età per essere madre? Ed io,allora? Come posso essere madre?! Corro, devo affrettarmi, non importa se i piedi inciampano nei sassi e mi ferisco…devo dirle dell’angelo, devo dirle che anch’io ho il cuore in gola per la gioia e un po’,anche, per la paura.
Eccola, Elisabetta con il pancione…mi ha vista, sta venendo verso di me. Ho voglia di abbracciarla.
Che dici, cara Elisabetta, mi benedici?! Tuo figlio gioisce prima di nascere, senza conoscere, senza sapere?! Oppure anche lui ha incontrato un angelo e gli ha parlato?
Non so perché ma la mia bocca continua a partorire parole…che raccontano di Dio, della Sua grandezza, della Sua potenza…
Ha guardato a me il Signore, ma io sono solo Maria di Nazareth, piccola e povera, cosa posso fare per Lui?

 

(dagli scritti di don Tonino Bello)
Santa Maria, donna della strada,
Fa’ che i nostri sentieri siano, come lo furono i tuoi,
strumento di comunicazione con la gente…

Insegnaci l’impazienza di Dio…
che ci fa allungare il passo
per raggiungere i compagni di strada
e liberaci dall’ansia del sorpasso che
ci fa perdere il fratello che cammina accanto a noi.

Santa Maria, donna della strada,
prendici per mano e facci scorgere la presenza di Dio
sotto il filo dei giorni,nel volgere delle stagioni umane,
nei tramonti e nei crepuscoli…
nelle attese di solidarietà che si colgono nell’aria.

E allora sulle nostre strade fiorirà
l’esultanza del Magnificat.
Come avvenne in quella lontana primavera,
sulle alture della Giudea, quando ci salisti tu.
Amen

 

3°Mistero: La nascita di Gesù a Betlemme

“Betlemme,Casa di Pane,campi di grano intorno,arati e messi a riposo invernale,aria di neve in cielo,non ancora in terra: arrivammo dopo un’ultima tappa più breve…
Betlemme è una città,rispetto a Nazareth. Lungo la salita superando i carri si sente dire che non c’era più posto,che bisognava accamparsi all’aperto…
Giuseppe mi lasciò insieme all’asina fuori di città e partì di corsa.
Tornò dopo due ore,desolato. Niente, non aveva trovato niente…Si torceva le mani. Aveva implorato, offerto anche l’asina per un letto, niente. C’era solo una minuscola stalla dove c’era un bue. La bestia, almeno lei, accolse bene gli intrusi, io e l’asina. Ce la farò,qui starò benissimo. Hai trovato un posto adatto, caldo e tranquillo. Ce la farò Giuseppe, sono donna per questo. All’alba ti metterò sulle ginocchia Gesù…
Affacciati bimbo mio,vienimi incontro, mamma tua è pronta a prenderti al volo appena spunta la tua testolina…eccolo, finalmente! Ho messo l’orecchio sul suo cuore, batteva svelto, colpi di chi ha corso a perdifiato.
Il bue ha muggito piano, l’asina ha sbatacchiato forte le orecchie.. E’ stato un applauso di bestie il primo benvenuto al mondo di Gesù,figlio mio.”
(tratto da In nome della madre- Erri De Luca)

 

 (dagli scritti di don Tonino Bello)

Santa Maria, donna gestante,

creatura dolcissima che nel tuo corpo di vergine

hai offerto all’Eterno

la pista d’atterraggio nel tempo,

scrigno di tenerezza in cui è venuto rinchiudersi

Colui che i cieli non riescono a contenere…

Noi non potremo mai sapere

Con quali parole gli rispondevi,

mentre te lo sentivi balzare sotto il cuore.

Santa Maria, donna gestante,

fontana attraverso cui, dalle falde dei colli eterni,

è giunta fino a noi l’acqua della vita,

aiutaci ad accogliere come dono

ogni creatura che si affaccia a questo mondo.

Non c’è ragione che giustifichi il rifiuto.

Non c’è violenza che legittimi violenza.

Non c’è programma che non possa saltare

di fronte al miracolo di una vita che germoglia.

Amen

4° Mistero: Gesù presentato al Tempio di Gerusalemme

“Era il giorno in cui portavo il mio bimbo al Tempio
“Eccoti, o Dio, il mio figlio; egli è il frutto del mio seno, ma appartiene a Te, come anch’io ti voglio sempre appartenere”.
Con Te, o Maria, ci sono anch’io nel tempio davanti al Signore, e sul tuo esempio gli faccio l’offerta di me stesso.
Tutto ho ricevuto e tutto gli dono. Non voglio conservare nulla per me, ne’ davanti a Dio ne’ davanti agli uomini.

(dagli scritti di don Tonino Bello)

Santa Maria, donna missionaria,
concedi alla tua Chiesa il gaudio di riscoprire,
nascoste tra le zolle del verbo mandare,
le radici della sua primordiale vocazione.
Aiutala a misurarsi con Cristo,
e con nessun altro: come te, che,
lo scegliesti come unico metro della tua vita.
Nomade come te, mettile nel cuore
una grande passione per l’uomo.
…additale la geografia della sofferenza.
Madre itinerante come te,
riempila di tenerezza verso tutti i bisognosi.
E fa’ che di nient’altro sia preoccupata che
di presentare Gesù Cristo, come facesti tu con i pastori,
con Simeone, con i magi d’Oriente,
e con mille altri anonimi personaggi
che attendevano la redenzione.
Santa Maria, donna missionaria, noi ti imploriamo per tutti coloro
che hanno lasciato gli affetti più cari
per annunciare il Vangelo in terre lontane.
Sostienili nella fatica. Ristora la loro stanchezza.
Proteggili da ogni pericolo e rendili testimoni della gioia.
Amen

 

5° Mistero: Il ritrovamento di Gesù fra i dottori della Legge nel Tempio

“Oggi a Gerusalemme Gesù mi ha fatto male, mi ha dato una risposta che mi ha ferito:
“Non sapevate che devo fare le cose del Padre mio?”
Io e tuo padre…E noi chi siamo Gesù?
E’ dunque finito qui il mio sogno di amore con te?
Mi hai detto che sei diventato grande e ora non ti servono più i miei baci e le mie coccole.
Se è così,tu non meriti più un attimo della mia vita…
Mi hai tradito Gesù. Ma che dici Maria? Lo hai capito ora il prezzo da pagare?
Non vedevi prima, sin dall’inizio le lacrime e il sangue?
Vuoi abbandonare adesso? No, Maria. Non avere paura. Riprendi da qui. Gesù è ancora tuo.
Ma in modo un po’ diverso. Succede a tutte le madri della terra questo giorno.
Il giorno in cui scopri che tuo figlio sta diventando grande. Non è cosi? Mamme che siete qui questa mattina, non è così? Ditelo a Maria… Diteglielo voi che questo è il gioco della vita.
Generare un uomo e una donna costa sangue e fatica. Ma ancor di più preparargli la strada
e lasciarlo andare. Come freccia da scoccare lontano. Io il suo arco! Perché vada lontano.”

 

(dagli scritti di don Tonino Bello)

Santa Maria, donna obbediente,
tu che hai avuto la grazia di
“camminare al cospetto di Dio”,
fa’ che anche noi, come te,
possiamo essere capaci di
“cercare il suo volto”.
Aiutaci a capire che solo
nella sua volontà
possiamo trovare la pace.
E anche quando egli ci provoca
a saltare nel buio
per poterlo raggiungere,
liberaci dalle vertigini del vuoto
e donaci la certezza
che chi obbedisce al Signore
non si schianta al suolo,
come in un pericoloso spettacolo senza rete,
ma cade sempre nelle sue braccia.
Amen

 

 

//]]>