Mc 6,53-56
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
Parola del Signore
La vita pubblica di Gesù raccontata da Marco evangelista, è un muoversi senza sosta tra la gente, in diverse città e territori, affrontando sia l’insidia dei farisei che le richieste spasmodiche e morbose della folla, sempre alla ricerca di beni immediati, di segni clamorosi. Gesù non si nega a nessuno; stando nelle situazioni e con le persone che le abitano, egli sollecita, provoca, fa pensare e anche accoglie, guarisce, salva; egli rimanda così ad un oltre che apre ad un nuovo volto di Dio ma anche dell’umanità: quello che egli rivela riduce la distanza tra Dio e l’uomo. Dio è, sì, colui che è sempre presente, Jahwè; è padre, giusto giudice, re degli eserciti; ma è anche figlio, servo sofferente, madre amorosa, che assume interamente la condizione umana, entra nel quotidiano e lo trasforma in luogo di salvezza.
Signore, che nel nostro cuore non si spenga mai la coscienza di aver bisogno di salvezza; il desiderio di poter toccare almeno un lembo del tuo mantello, ci faccia far pazzie per cercarti e trovarti.
La voce di papa Francesco
“Le opere di misericordia corporale e spirituale ci ricordano che la nostra fede si traduce in atti concreti e quotidiani, destinati ad aiutare il nostro prossimo nel corpo e nello spirito e sui quali saremo giudicati: nutrirlo, visitarlo, confortarlo, educarlo.”
Discorso di Quaresima 2016
(Casa di preghiera San Biagio)

Vangelo del giorno meditato
3 Febbraio 2018«Erano come pecore che non hanno pastore»
Meditiamo il Vangelo di oggi 📗✝️
6 Febbraio 2018«Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini»
Vangelo del giorno meditato
«Quanti lo toccavano venivano salvati»
Mc 6,53-56
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
Parola del Signore
La vita pubblica di Gesù raccontata da Marco evangelista, è un muoversi senza sosta tra la gente, in diverse città e territori, affrontando sia l’insidia dei farisei che le richieste spasmodiche e morbose della folla, sempre alla ricerca di beni immediati, di segni clamorosi. Gesù non si nega a nessuno; stando nelle situazioni e con le persone che le abitano, egli sollecita, provoca, fa pensare e anche accoglie, guarisce, salva; egli rimanda così ad un oltre che apre ad un nuovo volto di Dio ma anche dell’umanità: quello che egli rivela riduce la distanza tra Dio e l’uomo. Dio è, sì, colui che è sempre presente, Jahwè; è padre, giusto giudice, re degli eserciti; ma è anche figlio, servo sofferente, madre amorosa, che assume interamente la condizione umana, entra nel quotidiano e lo trasforma in luogo di salvezza.
La voce di papa Francesco
“Le opere di misericordia corporale e spirituale ci ricordano che la nostra fede si traduce in atti concreti e quotidiani, destinati ad aiutare il nostro prossimo nel corpo e nello spirito e sui quali saremo giudicati: nutrirlo, visitarlo, confortarlo, educarlo.”
Discorso di Quaresima 2016
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