Lc 5,27-32
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
Parola del Signore
Gesù ripetutamente ci chiede di lasciarci incontrare da Lui, di lasciarci travolgere dal suo sguardo. Basta difenderci! Se lo lasciamo entrare nel cuore, nella mente, neppure gli idoli che ci hanno tenuti legati ” al banco delle imposte” riusciranno a frenare la nuova vita che con quel “seguimi” travolge ogni cosa! Il Signore ci fa nuovi. Ecco il nostro cammino quaresimale: lasciarci incontrare da Gesù per essere autentici cristiani.
«Ti cerco con tutto il cuore: fa’ che non mi allontani dai tuoi comandamenti.. La mia vita ogni giorno si consuma nell’attesa delle tue decisioni. Ho scelto la via della verità: tengo davanti a me le tue decisioni (Salmo 118 TILC).
La voce del Papa
«Venendo a Roma ho sempre abitato in Via della Scrofa. Da lì visitavo spesso la chiesa di San Luigi dei Francesi, e lì andavo a contemplare il quadro della vocazione di san Matteo del Caravaggio. Quel dito di Gesù così… verso Matteo. Così sono io. Così mi sento. Come Matteo. È il gesto di Matteo che mi colpisce: afferra i suoi soldi, come a dire: “No, non me! No, questi soldi sono miei!”. Ecco, questo sono io: “un peccatore al quale il Signore ha rivolto i suoi occhi”»
(dall’intervista a Papa Francesco di Antonio Spadaro)
suor Monica Gianoli

Meditiamo il Vangelo di oggi 📗✝️
15 Febbraio 2018«Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà»
Meditiamo il Vangelo di oggi 📗✝️
19 Febbraio 2018«Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me»
Meditiamo il Vangelo di oggi 📗✝️
«Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano»
Lc 5,27-32
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
Parola del Signore
Gesù ripetutamente ci chiede di lasciarci incontrare da Lui, di lasciarci travolgere dal suo sguardo. Basta difenderci! Se lo lasciamo entrare nel cuore, nella mente, neppure gli idoli che ci hanno tenuti legati ” al banco delle imposte” riusciranno a frenare la nuova vita che con quel “seguimi” travolge ogni cosa! Il Signore ci fa nuovi. Ecco il nostro cammino quaresimale: lasciarci incontrare da Gesù per essere autentici cristiani.
La voce del Papa
«Venendo a Roma ho sempre abitato in Via della Scrofa. Da lì visitavo spesso la chiesa di San Luigi dei Francesi, e lì andavo a contemplare il quadro della vocazione di san Matteo del Caravaggio. Quel dito di Gesù così… verso Matteo. Così sono io. Così mi sento. Come Matteo. È il gesto di Matteo che mi colpisce: afferra i suoi soldi, come a dire: “No, non me! No, questi soldi sono miei!”. Ecco, questo sono io: “un peccatore al quale il Signore ha rivolto i suoi occhi”»
(dall’intervista a Papa Francesco di Antonio Spadaro)
suor Monica Gianoli
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