Mt 23,1-12
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore
______________________________________
Il vangelo di oggi è un richiamo vibrante ed un appello deciso alla coerenza: in tutti i tempi vi sono persone che parlano in un modo ed agiscono in altro. Si tratta di esaminare chi poniamo al centro di tutto: noi stessi o Dio? La falsità è sempre collegata ad una buona dose di superbia, per apparire migliori di quello che si è in realtà. Il recitare la parte dell’uomo devoto piuttosto che vivere un rapporto sincero con Dio è una tentazione ricorrente nella storia delle religioni.
Il cristiano è chiamato a testimoniare il messaggio evangelico non solo a parole, ma soprattutto con le opere. Se all’interno della Chiesa esistono ruoli e responsabilità diverse, coloro che li svolgono devono realizzarle come servizio alla comunità, sull’esempio di Cristo che è venuto per servire, non per ottenere onori ed essere onorati dagli altri
Signore, aiutaci ad essere coerenti e a non manipolare la tua Parola divina con una ostentata ipocrisia. Amen
(Casa di preghiera San Biagio)
Meditiamo il Vangelo di oggi ✝️
23 Febbraio 2018«Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello»
Meditiamo il Vangelo di oggi ✝️
28 Febbraio 2018«Lo condanneranno a morte»
Meditiamo il Vangelo di oggi ✝️
«Dicono e non fanno»
Mt 23,1-12
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore
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Il vangelo di oggi è un richiamo vibrante ed un appello deciso alla coerenza: in tutti i tempi vi sono persone che parlano in un modo ed agiscono in altro. Si tratta di esaminare chi poniamo al centro di tutto: noi stessi o Dio? La falsità è sempre collegata ad una buona dose di superbia, per apparire migliori di quello che si è in realtà. Il recitare la parte dell’uomo devoto piuttosto che vivere un rapporto sincero con Dio è una tentazione ricorrente nella storia delle religioni.
Il cristiano è chiamato a testimoniare il messaggio evangelico non solo a parole, ma soprattutto con le opere. Se all’interno della Chiesa esistono ruoli e responsabilità diverse, coloro che li svolgono devono realizzarle come servizio alla comunità, sull’esempio di Cristo che è venuto per servire, non per ottenere onori ed essere onorati dagli altri
(Casa di preghiera San Biagio)
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