Gv 3,16-21
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Parola del Signore
__________________________
La Luce è tra noi, è Gesù presente sempre e ci scopre le nostre opere, ma a volte ci sono quelli che resistono al bene e cercano le tenebre perché non sopportano la bellezza della verità.
Per far scomparire le ombre ci sono solo due possibilità, o si diviene totalmente tenebre in modo che le ombre non si vedono più, o si diventa luce.
Essere luce vuol dire accogliere Gesù e la sua verità: “Chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio”.
Secondo il modo comune di intendere della nostra cultura occidentale, la verità è una nozione da apprendere intellettualmente. Per il mondo biblico invece, e in particolare per Giovanni e Paolo, la verità di Dio, non è tanto da conoscere, ma da fare, cioè è il piano salvifico di Dio da accogliere nella propria vita e da costruire insieme con Lui.
Signore, fammi luce, fammi verità, io lo voglio ma solo con Te posso vivere pienamente, veramente, illuminando le ombre della mia vita. Amen
La voce di Papa Benedetto XVI°
“Annunciando il Vangelo, potrete donare la Parola capace di illuminare e dare significato al lavoro dell’uomo, alla sofferenza degli ammalati, e aiuterete le nuove generazioni a scoprire la bellezza della fede cristiana. Sarete, in tal modo, diaconi della Verità che rende liberi, e condurrete gli abitanti di questa città ad incontrare Gesù Cristo. Accogliere il Redentore nella propria vita è per l’uomo fonte di una gioia profonda, una gioia che può donare la pace anche nei momenti di prova. Siate, dunque, i servitori della Verità per essere portatori della gioia che Dio vuole donare ad ogni uomo”.
(Casa di preghiera San Biagio)
Meditiamo il Vangelo di oggi
9 Aprile 2018«Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce»
Meditiamo il Vangelo di oggi
12 Aprile 2018«Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa»
Meditiamo il Vangelo di oggi
«Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo sia salvato per mezzo di lui»
Gv 3,16-21
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Parola del Signore
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La Luce è tra noi, è Gesù presente sempre e ci scopre le nostre opere, ma a volte ci sono quelli che resistono al bene e cercano le tenebre perché non sopportano la bellezza della verità.
Per far scomparire le ombre ci sono solo due possibilità, o si diviene totalmente tenebre in modo che le ombre non si vedono più, o si diventa luce.
Essere luce vuol dire accogliere Gesù e la sua verità: “Chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio”.
Secondo il modo comune di intendere della nostra cultura occidentale, la verità è una nozione da apprendere intellettualmente. Per il mondo biblico invece, e in particolare per Giovanni e Paolo, la verità di Dio, non è tanto da conoscere, ma da fare, cioè è il piano salvifico di Dio da accogliere nella propria vita e da costruire insieme con Lui.
La voce di Papa Benedetto XVI°
“Annunciando il Vangelo, potrete donare la Parola capace di illuminare e dare significato al lavoro dell’uomo, alla sofferenza degli ammalati, e aiuterete le nuove generazioni a scoprire la bellezza della fede cristiana. Sarete, in tal modo, diaconi della Verità che rende liberi, e condurrete gli abitanti di questa città ad incontrare Gesù Cristo. Accogliere il Redentore nella propria vita è per l’uomo fonte di una gioia profonda, una gioia che può donare la pace anche nei momenti di prova. Siate, dunque, i servitori della Verità per essere portatori della gioia che Dio vuole donare ad ogni uomo”.
(Casa di preghiera San Biagio)
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