Gv 13,31-35
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».
Parola del Signore
______________________
Gesù lascia ai suoi discepoli il massimo comandamento, da cui si riconosceranno suoi seguaci: amarsi gli uni gli altri. L’amicizia, nelle sue varie forme, è sempre stata stimata da tutti i popoli. Ciò che unisce gli amici è soprattutto la ricerca del vero, del bello, del buono.
Cristo ha chiamato i suoi discepoli “amici” dopo aver condiviso la sua vita e il suo insegnamento, e ha donato loro il segno più grande sacrificandosi sulla croce. L’amicizia supera ogni barriera (etnica, linguistica, sociale, ecc.), anzi unisce nella concordia e nella pace. Pur provenendo da ambienti e culture diverse, i cristiani sono uniti nel cuore e nello spirito e per questo possono rispettarsi e amarsi per davvero (essere quindi “cattolici”, universali).
Gesù ha dato l’esempio più sublime di questa amicizia, donando la sua vita per salvarci, perché – come ebbe a dire lui stesso – “nessuno ha un amore più grande di colui che dà la vita per i propri amici” (Gv 15,13).
O Signore, donami una amicizia gratuita, che sappia vedere in tutte le persone “amici” da onorare e amare.
La voce di un grande oratore
“Coloro che eliminano dalla vita l’amicizia, eliminano il sole dal mondo.”
Cicerone
Vangelo del giorno meditato
18 Maggio 2019«Chi ha visto me, ha visto il Padre.»
Vangelo della domenica
25 Maggio 2019«Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto»
Meditiamo il Vangelo di oggi
«Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri»
Gv 13,31-35
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».
Parola del Signore
______________________
Gesù lascia ai suoi discepoli il massimo comandamento, da cui si riconosceranno suoi seguaci: amarsi gli uni gli altri. L’amicizia, nelle sue varie forme, è sempre stata stimata da tutti i popoli. Ciò che unisce gli amici è soprattutto la ricerca del vero, del bello, del buono.
Cristo ha chiamato i suoi discepoli “amici” dopo aver condiviso la sua vita e il suo insegnamento, e ha donato loro il segno più grande sacrificandosi sulla croce. L’amicizia supera ogni barriera (etnica, linguistica, sociale, ecc.), anzi unisce nella concordia e nella pace. Pur provenendo da ambienti e culture diverse, i cristiani sono uniti nel cuore e nello spirito e per questo possono rispettarsi e amarsi per davvero (essere quindi “cattolici”, universali).
Gesù ha dato l’esempio più sublime di questa amicizia, donando la sua vita per salvarci, perché – come ebbe a dire lui stesso – “nessuno ha un amore più grande di colui che dà la vita per i propri amici” (Gv 15,13).
O Signore, donami una amicizia gratuita, che sappia vedere in tutte le persone “amici” da onorare e amare.
La voce di un grande oratore
Cicerone
Articoli correlati
Vangelo del giorno meditato
«Rimanete nel mio amore, perché la vostra gioia sia piena»
Leggi di più
DOMENICA DELLE PALME (ANNO B)
«Benedetto colui che viene nel nome del Signore»
Leggi di più
25 Marzo: il Papa consacra la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria
Leggi di più