Gv 3,31-36
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.
Parola del Signore
…Meditiamo…
Come vivere questa Parola?
Colui che Dio Padre ha mandato è il Suo Figlio Unigenito: Gesù. Qui è Lui che parlando a Nicodemo, profondamente incline a cercare la Verità, proprio conoscendolo in questa sua onestà di ricerca, gli si manifesta come Colui che, come è stato detto, è la visibilità del Padre e dunque la sua ” bocca”. Non solo, Egli dona lo Spirito in pienezza, perché lo Spirito è infatti Colui che esprime l’infinito reciproco Amore del Padre per il Figlio e del Figlio per il Padre.
Ecco, l’identità di Gesù: quella di Colui che è pienamente uomo e nello stesso tempo è pienamente Dio, è tutta qui. Bellissimo che Gesù stesso lo sveli a noi attraverso quel che di Lui ha appreso Giovanni: l’apostolo intimo al Suo cuore che ha dunque potuto immergere il suo dire in tutto il fulgore della personalità umano-divina di Cristo Gesù.
Senza giudicare nessuno, si può però dire che riconoscere Gesù come uno dei più grandi uomini della storia è come presentare un capolavoro dell’arte rinascimentale fermandosi al basamento. (Pensiamo per esempio al Mosè di Michelangelo).
Noi vogliamo vivere lo stupore di Tommaso quando sei comparso nel Cenacolo fulgido di Resurrezione, e Lui Ti ha riconosciuto. E con Lui, la preghiera è anche il nostro rinnovato atto di Fede nel più grande stupito Amore:
Signore mio e Dio mio!
La voce di un poeta pittore e filosofo libanese cristiano-maronita
“La fede è conoscenza del cuore e oltrepassa il potere della dimostrazione.”
K. Gibran (1883-1931)
La Voce di una vergine e dottore della Chiesa
“Io sono incapace di virtù; la mia virtù è Gesù”.
Santa Teresa di Lisieux Francia, (1873-1897)
(Casa di preghiera San Biagio)
Vangelo del giorno meditato
15 Aprile 2020«Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.»
Vangelo del giorno meditato
25 Aprile 2020«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.»
Vangelo del giorno meditato
«Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.»
Gv 3,31-36
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.
Parola del Signore
…Meditiamo…
Come vivere questa Parola?
Colui che Dio Padre ha mandato è il Suo Figlio Unigenito: Gesù. Qui è Lui che parlando a Nicodemo, profondamente incline a cercare la Verità, proprio conoscendolo in questa sua onestà di ricerca, gli si manifesta come Colui che, come è stato detto, è la visibilità del Padre e dunque la sua ” bocca”. Non solo, Egli dona lo Spirito in pienezza, perché lo Spirito è infatti Colui che esprime l’infinito reciproco Amore del Padre per il Figlio e del Figlio per il Padre.
Ecco, l’identità di Gesù: quella di Colui che è pienamente uomo e nello stesso tempo è pienamente Dio, è tutta qui. Bellissimo che Gesù stesso lo sveli a noi attraverso quel che di Lui ha appreso Giovanni: l’apostolo intimo al Suo cuore che ha dunque potuto immergere il suo dire in tutto il fulgore della personalità umano-divina di Cristo Gesù.
Senza giudicare nessuno, si può però dire che riconoscere Gesù come uno dei più grandi uomini della storia è come presentare un capolavoro dell’arte rinascimentale fermandosi al basamento. (Pensiamo per esempio al Mosè di Michelangelo).
Noi vogliamo vivere lo stupore di Tommaso quando sei comparso nel Cenacolo fulgido di Resurrezione, e Lui Ti ha riconosciuto. E con Lui, la preghiera è anche il nostro rinnovato atto di Fede nel più grande stupito Amore:
Signore mio e Dio mio!
La Voce di una vergine e dottore della Chiesa
“Io sono incapace di virtù; la mia virtù è Gesù”.
Santa Teresa di Lisieux Francia, (1873-1897)
(Casa di preghiera San Biagio)
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