Riflessioni Avvento “Il germoglio”
RALLEGRATEVI NEL SIGNORE
Riflessioni Avvento “Vi renderà saldi fino alla fine”
Con l’immagine del germoglio voglio entrare nelle famiglie, per raccontare e invitare al tempo dell’attesa: l’avvento.
Un tempo forte, ci hanno insegnato, in cui riflettere con attenzione sul mistero del Natale. Il Natale, di oggi, è molto diverso da quello che hanno vissuto i nostri nonni, i nostri genitori, sembra che la festa della nascita di Dio-uomo sia diventata una grande vetrina, nella quale c’è persino un posto per il sacro…
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse (Is 11,1), con queste profetiche parole Isaia invita il credente a guardare l’orizzonte del futuro ed aspettare l’avvento di Cristo.
Come Gesù, tutti fanno l’esperienza della famiglia luogo particolare in cui si nasce, si cresce, ci si matura, si si educa ai valori umani, religiosi.
E’ allora dalla famiglia che deve spuntare il germoglio del nostro avvento, dal luogo più importante della società, e nello stesso tempo il più fragile, che deve diramarsi quel messaggio gli uomini hanno accolto: Dio diventa carne come uno di noi!
Abbiamo bisogno che famiglie intere sappiamo stupirsi dinanzi al mistero dell’incarnazione, interrogare la propria mente, il cuore, per trovare una risposta chiara e indiscutibile: Dio viene per amarti più di quanto tu non credi! Papà, mamme, credete a questo? Credete voi nella grandezza e nella forza della famiglia? Credete che la famiglia è il luogo sacro per crescere e maturarsi? Se credete in questo, siate i missionari della famiglia, impegnatevi con tutte le forze a far spuntare e fiorire questo germoglio naturale. Se il Figlio di Dio ha scelto la famiglia per insegnare all’uomo, il valore dell’umano vuol dire che essa vale al punto tale da preferirsi a qualsiasi altra associazione o combriccola di sorta.
Fanno riflettere le parole di Paolo VI che nel 1975 diceva a proposito della famiglia: «la famiglia, come la Chiesa, deve essere uno spazio in cui il Vangelo è trasmesso e da cui il Vangelo si irradia. Dunque nell’intimo di una famiglia cosciente di questa missione tutti i componenti evangelizzano e sono evangelizzati. I genitori non soltanto comunicano ai figli il Vangelo, ma possono ricevere da loro lo stesso Vangelo profondamente vissuto. E una simile famiglia diventa evangelizzatrice di molte altre famiglie e dell’ambiente nel quale è inserita». (Evangelii nuntiandi, n. 71).
Questo è vivere l’Avvento, tempo privilegiato in cui avvicinarci a Dio con la preghiera, il ringraziamento, la riflessione.
Dinanzi ad un mondo, lacerato e diviso sempre più nei modelli, nei linguaggi, l’icona della famiglia cristiana fondata sul matrimonio di dà speranza, motivo di riflessione e di fiducia un avvento e avvenire diverso, ci dà coraggio nel saper “trasgredire” quella legge del mondo che sempre di più si sta allontanando dalla legge di Dio. L’avvento è il contrario di quello che pensa l’uomo dell’affermazione di se stesso e della sua forza “operosa” è in ultima analisi il grido di Dio sulla bellezza della creazione, questo grido è ancora tra noi, riecheggia, suscita stupore, meraviglia, passione, perché è il grido dell’amore che ha preso la nostra carne è, in ultima analisi, Gesù Cristo benedetto, colui che ci salverà.