Sant’Agata
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Liturgia delle ore: Ufficio delle letture
6 Febbraio 2017

San Paolo Miki e Compagni

Paolo Miki e uno dei tre gesuiti che fanno parte del gruppo dei ventisei martiri che il 5 febbraio 1597 morivano sulla collina di Tateyama presso Nagasaki (Giappone) per la fede cattolica. Questi martiri erano sei missionari francescani spagnoli, tre catechisti gesuiti (fra cui Paolo Miki) giapponesi e diciassette laici, pure giapponesi. Fra questi Paolo Miki, nato negli anni 1564-1566, si distinse per il suo eroico comportamento subendo lui pure la crocifissione. Egli non era prete, perché le ordinazioni indigene avvennero solo nel 1601. Per la loro importanza, dato che sono i primi martiri di tutto l’Estremo Oriente iscritti nel martirologio, si celebra la loro memoria obbligatoria dopo che sono stati canonizzati già fin dal 1862. Esiste la relazione di un testimone oculare di questo martirio e nella liturgia delle ore se ne legge un passo.

MARTIROLOGIO

Memoria dei santi Paolo Miki e compagni, martiri, a Nagasaki in Giappone. Con l’aggravarsi della persecuzione contro i cristiani, otto tra sacerdoti e religiosi della Compagnia di Gesù dell’Ordine dei Frati Minori, missionari europei o nati in Giappone, e diciassette laici, arrestati, subirono gravi ingiurie e furono condannati a morte. Tutti insieme, anche i ragazzi, furono messi in croce in quanto cristiani, lieti che fosse stato loro concesso di morire allo stesso modo di Cristo.

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