Mc 9,38-40
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».
Parola del Signore
________________
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Per capire il senso di questo aforisma di Gesù è indispensabile cogliere il senso, nel suo preciso contesto. L’apostolo Giovanni, irruente figlio di Zebedeo, esprime il suo risentimento dicendo: “Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri”. Gesù risponde: “non glielo proibite perché non c’è nessuno che compia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me”. Giovanni rivendica il monopolio dell’attività liberatrice di quanti seguono il Signore. Gesù, invece, non solo corregge quel modo miope, chiuso e immaturo di pensare e di agire, ma spalanca orizzonti che, oggi, si potrebbero dire ecumenici e interreligiosi. Quelli infatti che compiono opere di vera liberazione dell’uomo, che lo aiutano a realizzarsi nella propria dimensione umano – divina, lo sappiano o no, compiono queste opere “nel nome” di Gesù, ossia in forza della sua divina potenza di guarigione e liberazione dal male. Gesù no invita dunque solo alla tolleranza (che è già un grande valore umano), ma alla convinzione che il bene, per qualsiasi canale passi, viene da Dio ed è degno del nostro compiacimento, del nostro consenso e, quando si può, della nostra collaborazione.
Invocherò allo Spirito, sia luce dentro di me per vedere, cogliere eventuali chiusure e sbagliato senso di proprietà del mio bene operare.
Signore Gesù, il mio cuore possa spalancarsi a Te, e poi gioire e vivere in armonia con tutte le forze del bene che operano nel mondo. Sia questa la mia gioia.
La voce di un Re
Un cuore lieto fa bene al corpo, uno spirito abbattuto inaridisce le ossa.
Salomone
Vangelo del giorno meditato
17 Febbraio 2019«Beati i poveri. Guai a voi, ricchi»
Vangelo del giorno meditato
28 Febbraio 2019“È meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna.”
Meditiamo il Vangelo della domenica
«Chi non è contro di noi è per noi.»
Mc 9,38-40
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».
Parola del Signore
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Casa di Preghiera San Biagio FMA
Per capire il senso di questo aforisma di Gesù è indispensabile cogliere il senso, nel suo preciso contesto. L’apostolo Giovanni, irruente figlio di Zebedeo, esprime il suo risentimento dicendo: “Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri”. Gesù risponde: “non glielo proibite perché non c’è nessuno che compia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me”. Giovanni rivendica il monopolio dell’attività liberatrice di quanti seguono il Signore. Gesù, invece, non solo corregge quel modo miope, chiuso e immaturo di pensare e di agire, ma spalanca orizzonti che, oggi, si potrebbero dire ecumenici e interreligiosi. Quelli infatti che compiono opere di vera liberazione dell’uomo, che lo aiutano a realizzarsi nella propria dimensione umano – divina, lo sappiano o no, compiono queste opere “nel nome” di Gesù, ossia in forza della sua divina potenza di guarigione e liberazione dal male. Gesù no invita dunque solo alla tolleranza (che è già un grande valore umano), ma alla convinzione che il bene, per qualsiasi canale passi, viene da Dio ed è degno del nostro compiacimento, del nostro consenso e, quando si può, della nostra collaborazione.
Invocherò allo Spirito, sia luce dentro di me per vedere, cogliere eventuali chiusure e sbagliato senso di proprietà del mio bene operare.
La voce di un Re
Un cuore lieto fa bene al corpo, uno spirito abbattuto inaridisce le ossa.
Salomone
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