Lc 1,39-45
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Parola del Signore
…Meditiamo…
Come vivere questa Parola?
Ci aiuta a preparare in cuore il Natale la Parola biblica del Cantico dei Cantici: un capolavoro che rientra anche nel genere letterario della poesia d’amore ma che ben a proposito fu inclusa nel testo sacro molti secoli prima di Cristo.
Si tratta infatti di lasciarsi persuadere in cuore che proprio Dio è Colui che ama l’uomo nel modo più intenso possibile perché è – per definizione – l’Amore (cfr 1Gv 4,16) E’ chiaro: questa intensità trova la sua più espressiva immagine in quella dello “Sposo”, descritto qui nella sua venuta incontro alla sposa attraverso un cammino faticoso e accidentato. E’ però tale lo slancio tutto volto a destare nella sposa il desiderio dell’unione più profonda, che il testo è pervaso da un’atmosfera di gioia, a cui il contesto primaverile aggiunge un tono totalmente festivo.
Ecco il Natale è Dio che continua a volerci “sposare” nella celebrazione di quel suo entrare nella storia non con tracotanza di mezzi prepotenti ma con un sollecito invito:”Alzati, mia bella e vieni!”
C’è in ognuno una bellezza che è il nostro essere “immagine e somiglianza di Dio”. E dunque, Signore, nonostante tutto c’è anche in me. Tu mi rendi “bella”. Fammi venire a te nell’onda dei giorni.
La voce del discepolo evangelista
L’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
S. Giovanni Apostolo
Sr Maria Pia Giudici
Vangelo del giorno meditato
20 Dicembre 2021“Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio”
Vangelo del giorno meditato
22 Dicembre 2021“Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente”
Vangelo del giorno meditato
“A cosa devo che la madre del mio Signore venga a me?”
Lc 1,39-45
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Parola del Signore
…Meditiamo…
Come vivere questa Parola?
Ci aiuta a preparare in cuore il Natale la Parola biblica del Cantico dei Cantici: un capolavoro che rientra anche nel genere letterario della poesia d’amore ma che ben a proposito fu inclusa nel testo sacro molti secoli prima di Cristo.
Si tratta infatti di lasciarsi persuadere in cuore che proprio Dio è Colui che ama l’uomo nel modo più intenso possibile perché è – per definizione – l’Amore (cfr 1Gv 4,16) E’ chiaro: questa intensità trova la sua più espressiva immagine in quella dello “Sposo”, descritto qui nella sua venuta incontro alla sposa attraverso un cammino faticoso e accidentato. E’ però tale lo slancio tutto volto a destare nella sposa il desiderio dell’unione più profonda, che il testo è pervaso da un’atmosfera di gioia, a cui il contesto primaverile aggiunge un tono totalmente festivo.
Ecco il Natale è Dio che continua a volerci “sposare” nella celebrazione di quel suo entrare nella storia non con tracotanza di mezzi prepotenti ma con un sollecito invito:”Alzati, mia bella e vieni!”
C’è in ognuno una bellezza che è il nostro essere “immagine e somiglianza di Dio”. E dunque, Signore, nonostante tutto c’è anche in me. Tu mi rendi “bella”. Fammi venire a te nell’onda dei giorni.
La voce del discepolo evangelista
L’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
S. Giovanni Apostolo
Sr Maria Pia Giudici
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