Lc 6,6-11
+ Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Parola del Signore
__________________________
Movimento Apostolico – rito romano
Gli scribi e i farisei lo osservavano
Una fede nella quale l’intelligenza, la sapienza, il discernimento, la scienza di ciò che è giusto vengono oscurati, è una fede misera, incapace di elevare l’uomo fino alle più alte vette dalla verità e della santità. È questa una fede che oscura il volto di Dio ed anche quello dell’uomo. Questa fede costruisce uomini falsi perché la verità sulla quale essa si fonda è anch’essa grande falsità.
Un uomo, dal cuore puro, dalla mente libera, dai pensieri che cercano la verità e la giustizia, può sempre sapere ciò che è bene e ciò che è male. Può sempre operare un sano discernimento sul giusto e sull’ingiusto. D’altronde Gesù ha racchiuso tutta la Legge e tutti i Profeti su questo discernimento, o capacità dell’uomo di conoscere il bene e il male: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti” (Mt 7,7-12).
Sempre Gesù fa appello all’intelligenza dell’uomo: “Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo»” (Lc 12,54-59). Anche San Paolo punta sulla capacità di discernimento del discepolo di Gesù: “In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!” (Fil 4,8-9). Anche dinanzi ad errate e cattive interpretazioni della Legge di Dio, Gesù chiede che mai venga ad oscurarsi questa capacità nell’uomo, che è un vero riflesso della sapienza eterna, ad immagine della quale lui è stato creato.
Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Gesù fa appello alla saggezza dei molti per mettere in difficoltà i farisei e gli scribi, gente ipocrita, disposta anche ad ucciderlo subito. Avuta dalla sua parte la folla, opera il miracolo, perché sa di avere in quegli uomini onesti un appoggio necessario in questo frangente della sua vita. Nessuno dovrà mai sfidare il male. Esso va sempre aggirato con circospezione, saggezza, grande intelligenza.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli e Santi, fateci saggi per il regno di Dio. Amen
Vangelo del giorno meditato
17 Agosto 2019«Non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli.»
Vangelo del giorno meditato
17 Settembre 2019«Ragazzo, dico a te, alzati!»
Meditiamo il Vangelo
«Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato»
Lc 6,6-11
+ Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Parola del Signore
__________________________
Movimento Apostolico – rito romano
Gli scribi e i farisei lo osservavano
Una fede nella quale l’intelligenza, la sapienza, il discernimento, la scienza di ciò che è giusto vengono oscurati, è una fede misera, incapace di elevare l’uomo fino alle più alte vette dalla verità e della santità. È questa una fede che oscura il volto di Dio ed anche quello dell’uomo. Questa fede costruisce uomini falsi perché la verità sulla quale essa si fonda è anch’essa grande falsità.
Un uomo, dal cuore puro, dalla mente libera, dai pensieri che cercano la verità e la giustizia, può sempre sapere ciò che è bene e ciò che è male. Può sempre operare un sano discernimento sul giusto e sull’ingiusto. D’altronde Gesù ha racchiuso tutta la Legge e tutti i Profeti su questo discernimento, o capacità dell’uomo di conoscere il bene e il male: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti” (Mt 7,7-12).
Sempre Gesù fa appello all’intelligenza dell’uomo: “Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo»” (Lc 12,54-59). Anche San Paolo punta sulla capacità di discernimento del discepolo di Gesù: “In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!” (Fil 4,8-9). Anche dinanzi ad errate e cattive interpretazioni della Legge di Dio, Gesù chiede che mai venga ad oscurarsi questa capacità nell’uomo, che è un vero riflesso della sapienza eterna, ad immagine della quale lui è stato creato.
Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Gesù fa appello alla saggezza dei molti per mettere in difficoltà i farisei e gli scribi, gente ipocrita, disposta anche ad ucciderlo subito. Avuta dalla sua parte la folla, opera il miracolo, perché sa di avere in quegli uomini onesti un appoggio necessario in questo frangente della sua vita. Nessuno dovrà mai sfidare il male. Esso va sempre aggirato con circospezione, saggezza, grande intelligenza.
Articoli correlati
Vangelo del giorno meditato
«Rimanete nel mio amore, perché la vostra gioia sia piena»
Leggi di più
DOMENICA DELLE PALME (ANNO B)
«Benedetto colui che viene nel nome del Signore»
Leggi di più
25 Marzo: il Papa consacra la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria
Leggi di più