Lc 9,1-6
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.
Parola del Signore
________________
Gesù, durante la sua vita, ha camminato molto. Non è stato a guardare da lontano, ma l’incarnazione nella natura umana l’ha pure realizzata penetrando nel quotidiano della gente, andando per le strade della Palestina, osservando i ritmi dell’esistenza degli uomini e delle donne del suo tempo. Così quando insegna il metodo missionario ai suoi discepoli, lo fa secondo quei principi che lui stesso ha sperimentato, cioè farsi prossimo tra la gente, la più povera, la più bisognosa di aiuto.
Non dà agli apostoli il potere di assoggettare gli uomini, ma di servirli liberandoli dai loro mali fisici, morali e spirituali.
Da parte sua, Luca, medico secondo la tradizione, in questo brano fa riferimento per tre volte al potere di sanare gli ammalati. La loro guarigione “diventa perciò, come nell’annunzio di Gesù, un segno della presenza del Regno”.
I passi agili di coloro che seguono il Maestro calpestano le strade delle periferie del mondo, di chi è nella miseria, nel dolore fisico o morale. La lieta notizia del Vangelo fa un tutt’uno con la guarigione fisica. Il messaggio di salvezza è per l’uomo e la donna interi. Anche noi, oggi, se vogliamo metterci alla sequela del Signore, dobbiamo avere cura di chi incontriamo nella sofferenza e nel bisogno.
Nella pausa silenziosa di questo giorno, pregherò così:
Vieni ancora, Signore, sulle nostre strade, visitaci nelle nostre case e guariscici. Purifica il nostro cuore, donaci la gioia del perdono e della salute. Amen
Parole di un biblista
L’interesse per gli ammalati non è, nell’apostolo ecclesiale, un gesto di supplenza, ma è parte integrante dell’annunzio del Regno di Dio, un modo per rendere visibile, presente Gesù tra i suoi. L’apostolo deve presentarsi come si è presentato Gesù.
Mario Galizzi
Vangelo del giorno meditato
22 Settembre 2020«Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica»
Vangelo del giorno meditato
24 Settembre 2020«Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?»
Meditiamo il Vangelo
«Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi»
Lc 9,1-6
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.
Parola del Signore
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Gesù, durante la sua vita, ha camminato molto. Non è stato a guardare da lontano, ma l’incarnazione nella natura umana l’ha pure realizzata penetrando nel quotidiano della gente, andando per le strade della Palestina, osservando i ritmi dell’esistenza degli uomini e delle donne del suo tempo. Così quando insegna il metodo missionario ai suoi discepoli, lo fa secondo quei principi che lui stesso ha sperimentato, cioè farsi prossimo tra la gente, la più povera, la più bisognosa di aiuto.
Non dà agli apostoli il potere di assoggettare gli uomini, ma di servirli liberandoli dai loro mali fisici, morali e spirituali.
Da parte sua, Luca, medico secondo la tradizione, in questo brano fa riferimento per tre volte al potere di sanare gli ammalati. La loro guarigione “diventa perciò, come nell’annunzio di Gesù, un segno della presenza del Regno”.
I passi agili di coloro che seguono il Maestro calpestano le strade delle periferie del mondo, di chi è nella miseria, nel dolore fisico o morale. La lieta notizia del Vangelo fa un tutt’uno con la guarigione fisica. Il messaggio di salvezza è per l’uomo e la donna interi. Anche noi, oggi, se vogliamo metterci alla sequela del Signore, dobbiamo avere cura di chi incontriamo nella sofferenza e nel bisogno.
Nella pausa silenziosa di questo giorno, pregherò così:
Parole di un biblista
L’interesse per gli ammalati non è, nell’apostolo ecclesiale, un gesto di supplenza, ma è parte integrante dell’annunzio del Regno di Dio, un modo per rendere visibile, presente Gesù tra i suoi. L’apostolo deve presentarsi come si è presentato Gesù.
Mario Galizzi
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