Mt 13,54-58
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Parola del Signore
…Meditiamo…
Come vivere questa Parola?
Continua la sorpresa… il tempo di Pasqua è quello ideale per riflettere sulla dimensione sconcertante del vangelo. L’unica cosa davvero non dimostrabile è proprio la resurrezione, di essa non ci sono prove storiche. È un evento che irrompe, incomprensibile, ma forte, a tal punto che l’energia da lì scatenatasi, travolge e si fa irresistibile. Eppure la tentazione di tutti davanti all’insolito è quello di dare una spiegazione, che banalizza magari, così da riportare tutto ad un piano accettabile anche da una micro anima, da una micro intelligenza. La resurrezione viene ridotta ad un furto di cadavere, così come la parola autorevole di Gesù era stata ricondotta dai suoi compaesani di Nazareth ad esito di cui diffidare, essendo l’origine di quell’uomo troppo umile, ben conosciuto e dunque senza possibili soprese. Come se essere figli di un falegname fosse un disonore! Dimenticando, poi, che fin dagli inizi dei tempi, a Dio è piaciuto partire dal basso, da quello che gli uomini consideravano scarto.
Signore, aiutaci a diffidare di chi vuol dare una ragione tutto, senza intelligenza. Aiutaci a diffidare di chi disprezza il lavoratore, la persona che umilmente costruisce la sua vita ogni giorno, generando nuovo vita per altri. Donaci invece l’intelligenza del tuo Spirito che sa dare ragione alla speranza, apre le menti e i cuori alla novità, allena alla capacità di sorprendersi e di lasciarsi afferrare dall’incomprensibile!
La voce di papa Francesco
Tuttavia non c’è maggior libertà che quella di lasciarsi portare dallo Spirito, rinunciando a calcolare e a controllare tutto, e permettere che Egli ci illumini, ci guidi, ci orienti, ci spinga dove Lui desidera. Egli sa bene ciò di cui c’è bisogno in ogni epoca e in ogni momento. Questo si chiama essere misteriosamente fecondi!
Evangelii gaudium, 280.
(Casa di preghiera San Biagio)
Vangelo del giorno meditato
30 Aprile 2020«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo»
Vangelo del giorno meditato
2 Maggio 2020«Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.»
Vangelo del giorno meditato
«Non è costui il figlio del falegname?»
Mt 13,54-58
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Parola del Signore
…Meditiamo…
Come vivere questa Parola?
Continua la sorpresa… il tempo di Pasqua è quello ideale per riflettere sulla dimensione sconcertante del vangelo. L’unica cosa davvero non dimostrabile è proprio la resurrezione, di essa non ci sono prove storiche. È un evento che irrompe, incomprensibile, ma forte, a tal punto che l’energia da lì scatenatasi, travolge e si fa irresistibile. Eppure la tentazione di tutti davanti all’insolito è quello di dare una spiegazione, che banalizza magari, così da riportare tutto ad un piano accettabile anche da una micro anima, da una micro intelligenza. La resurrezione viene ridotta ad un furto di cadavere, così come la parola autorevole di Gesù era stata ricondotta dai suoi compaesani di Nazareth ad esito di cui diffidare, essendo l’origine di quell’uomo troppo umile, ben conosciuto e dunque senza possibili soprese. Come se essere figli di un falegname fosse un disonore! Dimenticando, poi, che fin dagli inizi dei tempi, a Dio è piaciuto partire dal basso, da quello che gli uomini consideravano scarto.
La voce di papa Francesco
Tuttavia non c’è maggior libertà che quella di lasciarsi portare dallo Spirito, rinunciando a calcolare e a controllare tutto, e permettere che Egli ci illumini, ci guidi, ci orienti, ci spinga dove Lui desidera. Egli sa bene ciò di cui c’è bisogno in ogni epoca e in ogni momento. Questo si chiama essere misteriosamente fecondi!
Evangelii gaudium, 280.
(Casa di preghiera San Biagio)
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