Mt 7,6.12-14
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
Parola del Signore
Meditiamo…
Il Vangelo odierno ci riporta un loghion di Gesù che rispecchia la cosiddetta “regola d’oro”: «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro». Si tratta di una ?regola’ assai nota, giunta fino a noi, sia nella forma positiva, sia in quella negativa, e diffusa un po’ in tutte le culture e religioni del mondo antico: confucianesimo, buddismo, induismo, ellenismo, Antico Testamento, giudaismo… fino agli antichi Padri della Chiesa (vedi più sotto il testo citato nella Didaché). Si tratta, dunque, di una conquista del pensiero dell’umanità. È interessante che Gesù si rifaccia a questa dottrina comune del pensiero umano e la metta quasi come a fondamento del suo “Discorso della Montagna”. Il Maestro di Nazaret ci dice che la “regola d’oro” è accettabile e plausibile, perché essa rappresenta il tentativo di sviluppare prospettive sensate e razionali per arrivare al vertice: il comandamento dell’amore formulato poi da Gesù nel modo più radicale.
Pertanto, accettiamo da Gesù questo invito, chiaro e semplice, a fare sempre del ?bene’ agli altri, come noi desideriamo che gli altri lo facciano a noi, e a non fare mai del ?male’, come noi non desideriamo che gli altri lo facciano a noi. È una norma molto chiara, di semplice onestà naturale, che è inscritta nel cuore di ogni uomo su questa terra ed è il primo passo che porta sulla via più impegnativa del comandamento nuovo portato da Gesù.
Dona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amore per il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Amen (Dall’orazione-colletta del giorno).
Signore, quando ho fame, mandami qualcuno che ha bisogno di cibo;
Quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di una bevanda;
quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare;
quando ho un dispiacere, mandami qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro;
quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno;
quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono umiliato, fa’ che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona;
Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli, che in tutto il mondo vivono e muoiono poveri e affamati.
Dà loro oggi, usando le nostre mani, il loro pane quotidiano, e dà loro, per mezzo del nostro amore comprensivo, pace e gioia.
Madre Teresa di Calcutta.
Casa di preghiera San Biagio
Vangelo del giorno meditato
21 Giugno 2021«Togli prima la trave dal tuo occhio»
Vangelo del giorno meditato
24 Giugno 2021«Giovanni è il suo nome»
Vangelo del giorno meditato
«Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro»
Mt 7,6.12-14
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
Parola del Signore
Meditiamo…
Il Vangelo odierno ci riporta un loghion di Gesù che rispecchia la cosiddetta “regola d’oro”: «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro». Si tratta di una ?regola’ assai nota, giunta fino a noi, sia nella forma positiva, sia in quella negativa, e diffusa un po’ in tutte le culture e religioni del mondo antico: confucianesimo, buddismo, induismo, ellenismo, Antico Testamento, giudaismo… fino agli antichi Padri della Chiesa (vedi più sotto il testo citato nella Didaché). Si tratta, dunque, di una conquista del pensiero dell’umanità. È interessante che Gesù si rifaccia a questa dottrina comune del pensiero umano e la metta quasi come a fondamento del suo “Discorso della Montagna”. Il Maestro di Nazaret ci dice che la “regola d’oro” è accettabile e plausibile, perché essa rappresenta il tentativo di sviluppare prospettive sensate e razionali per arrivare al vertice: il comandamento dell’amore formulato poi da Gesù nel modo più radicale.
Pertanto, accettiamo da Gesù questo invito, chiaro e semplice, a fare sempre del ?bene’ agli altri, come noi desideriamo che gli altri lo facciano a noi, e a non fare mai del ?male’, come noi non desideriamo che gli altri lo facciano a noi. È una norma molto chiara, di semplice onestà naturale, che è inscritta nel cuore di ogni uomo su questa terra ed è il primo passo che porta sulla via più impegnativa del comandamento nuovo portato da Gesù.
Dona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amore per il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Amen (Dall’orazione-colletta del giorno).
Signore, quando ho fame, mandami qualcuno che ha bisogno di cibo;
Quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di una bevanda;
quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare;
quando ho un dispiacere, mandami qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro;
quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno;
quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono umiliato, fa’ che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona;
Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli, che in tutto il mondo vivono e muoiono poveri e affamati.
Dà loro oggi, usando le nostre mani, il loro pane quotidiano, e dà loro, per mezzo del nostro amore comprensivo, pace e gioia.
Madre Teresa di Calcutta.
Casa di preghiera San Biagio
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