“Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. E’ con questa domanda che Gesù tenta di farsi riconoscere da Maria Maddalena accecata dalle lacrime. Il dolore ha questo di tremendo, a volte ci toglie la vista, non ci permette più di riconoscere ciò che abbiamo davanti. Ed è proprio al margine di questa cecità interiore che Gesù si avvicina a lei e cerca di renderla consapevole di quello che sta vivendo. Da una parte ella sa che tutto è finito, ma dall’altra parte c’è una parte di lei che non riesce a staccarsi da quel sepolcro, come un’ostinata speranza che le grida dentro di non andarsene. La Maddalena non è una rassegnata. Maria Maddalena è l’immagine femminile di quell’Abramo che “sperò contro ogni speranza”. Ma è Gesù a risolvere tutto, e lo fa con una formula semplice, primordiale, la chiama per nome, come a volerla chiamare di nuovo alla vita: “Gesù le disse: “Maria!”. Ella si voltò e gli disse in ebraico: “Rabbunì!” – che significa: “Maestro!””. Chi è Cristo? E’ Colui che ti ricorda il tuo nome quando la vita o il dolore che hai vissuto te l’hanno fatto dimenticare. Egli è Colui che ti ridà di nuovo vita quando tutto sembra perduto. Egli è la risposta a quella speranza che sa sperare contro ogni cosa. E da qui scatta un altro comunicato stampa fatto di carne e sangue, quello della Maddalena: “Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto”.